La qualità acustica è un elemento fondamentale nella progettazione degli ambienti e dipende principalmente dalla loro geometria, dal tipo di materiali presenti al loro interno e dalla loro disposizione rispetto alle sorgenti sonore, dalla riverberazione del suono e dal livello totale del rumore di fondo. Non è inusuale trovarsi in locali ed essere immersi in un’atmosfera talmente densa di rumori da rendere molto difficoltoso qualunque scambio d’opinione con chi ci è di fronte.

Questa condizione solitamente stimola ad alzare i toni della comunicazione con l’obiettivo di ripristinare un livello accettabile di intelligibilità, contribuendo ad incrementare ulteriormente il livello di pressione sonora generale nell’ambiente in una escalation senza fine. Onde scongiurare situazioni di questo tipo, il principale parametro da controllare per garantire un’acustica corretta è la riverberazione, intesa come la totalità del suono che, pur avendo la sorgente sonora cessato di emettere, continua a perdurare per un certo intervallo di tempo nell’ambiente. Il decadimento di questa ‘coda sonora’ può essere quantitativamente descritto attraverso il ‘tempo di riverberazione’, che è inversamente proporzionale all’assorbimento acustico totale dell’ambiente.

Pertanto l’applicazione di materiali fonoassorbenti permette di abbassare e contenere questo tempo entro valori ottimali in funzione del tipo di utilizzo previsto, garantendo l’impressione di un ambiente acusticamente asciutto e ben definito, condizione imprescindibile per garantire un livello di comunicazione ideale e di conseguenza un comfort elevato.
 

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